Estia, la misteriosa, è forse la meno nota tra le dee, eppure onoratissima al tempo dei Greci.
Nata primogenita da Rea e Crono, viene amata e desiderata sia da Poseidone che Apollo, ma rifiuta entrambi scegliendo di rimanere per sempre “vergine”, ossia incontaminata dal maschile.
È venerata come protettrice del focolare domestico e dell’energia spirituale della casa.
Sceglie di non abitare sull’Olimpo, ma vive appartata nella sua amata solitudine, senza curiosità di esplorare il “mondo di fuori”, come accade invece per Artemide e Atena.
Nell’antica Roma è venerata come la dea Vesta.
Raramente viene rappresentata con sembianze umane, ma piuttosto nella sua essenza simbolica di Fuoco Sacro che anima la Comunità.
L’archetipo psicologico è quello della donna completa in sé, pura, forte.
La donna Estia si concentra sull’interiorità, sulla contemplazione e sulla meditazione.
Intuisce, fa chiarezza, si distacca emotivamente e cerca la tranquillità, anche coltivando la solitudine.
Non ama trovarsi al centro dell’attenzione, ma preferisce restare dietro le quinte lontana dal clamore e dall’esporsi troppo. La sua profonda intuizione la fa essere un po’ visionaria e strega.
COLORI: il rosso del fuoco e il blu dell’armonia e della pace.
SIMBOLI: il fuoco e il cerchio (come i focolari o i suoi templi rotondi).