“Io sono Kore: la giovinezza, l’innocenza, la leggerezza.
Sono la Dea del Fiore, una stagione nella natura e nella vita di ogni donna.
Io ho conosciuto l’oscurità dell’Ade, ho assaggiato i chicchi della melagrana ritrovando così il mio nome: Persefone, la Terribile, Silenziosa Signora del Regno dei Morti.
Solo dopo aver varcato la soglia del buio, traversato il mondo delle ombre, posso risalire alla luce tenendo fra le mani la sacra melagrana, simbolo dell’eterno ritorno”
(Omero)
Il primo archetipo che vi presentiamo è quello di Kore – Persefone.
Si tratta di una Divinità venerata nei sue due aspetti di fanciulla (Kore in greco significa “giovinetta, fanciulla senza nome”), e di Signora degli Inferi, ruolo che la vita la conduce in seguito a rivestire.
Unica figlia nata da Demetra, Dea della terra apportatrice di vita, e Zeus, Signore dell’Olimpo, Kore è una dolce fanciulla che ama giocare con le Ninfe e intrecciare ghirlande di fiori e spighe di grano.
Ade, signore degli Inferi, si invaghisce della ragazza e decide di rapirla per condurla nel mondo sotterraneo e farne la sua Sposa.
Demetra è furiosa e si dispera per il rapimento della figlia: il suo dolore è talmente intenso che la Terra smette di dare frutti, a rischio di trasformarsi in uno sterile deserto e condannare l’umanità all’estinzione.
Zeus si vede costretto a intervenire deliberando che Persefone trascorrerà con Ade sei mesi all’anno (Autunno, Inverno) nel Regno degli Inferi, mentre negli altri sei (Primavera, Estate) potrà ritornare dalla madre, permettendo così alla Terra di rinascere e rifiorire.
Ci troviamo dunque alle prese con due categorie di caratteristiche:
– la bellissima giovinetta, vergine candida e innocente, figlia quasi indistinta dalla madre
– Regina degli Inferi, Guida saggia e profonda dei viventi agli Inferi, Signora dell’aspetto oscuro delle cose.
Una donna consapevole, capace di scegliere e pretendere per sé ciò che vuole.
SIMBOLI :
MELOGRANO, SPIGHE DI GRANO, FIORE DEL NARCISO