Quanto racconta della nostra personalità quello che indossiamo ogni giorno?

La scelta dei capi di abbigliamento e le cure che dedichiamo al nostro corpo non riguardano soltanto l’aspetto fisico, ma danno anche voce a emozioni, sentimenti e desideri che abitano in noi.

Il nostro modo di vestire è un mezzo attraverso cui proiettare l’immagine di noi che vogliamo mostrare alla società. Gli abiti che scegliamo di indossare fanno parte di una complessa combinazione di elementi attraverso cui ci presentiamo agli altri: ecco perché oggi si parla di psicologia della moda. 

È proprio la decodifica di questo linguaggio non-verbale che la psicologia della moda considera il proprio ambito di esplorazione.   

La dottoressa Paola Pizza, Psicologa della moda, formatrice, consulente aziendale, descrive la psicologia della moda come uno studio che non si ferma all’immagine, ma indaga i significati simbolici di abiti e accessori, considerati come una forma di conversazione che coinvolge il sé e gli altri in un processo di influenza reciproca.

Possiamo dire che la psicologia della moda non si sofferma sulla sostanza della moda, ma ne esplora le funzioni: a cosa serve, quali bisogni soddisfa, come contribuisce all’espressione di sé e all’interazione sociale, come influisce sul benessere e sull’autostima.

 “Qualcuno crede che la moda sia l’effimero, il superfluo, l’apparenza. Io ritengo che sia uno strumento stupendo per dare voce alla psiche: abiti e accessori sono il collegamento tra gli stati più profondi del sé e l’immagine esterna. Sono convinta che la moda sia necessaria e utile e contribuisca in modo continuativo ad esprimere il nostro sé”.   (P. Pizza – Abiti e tacchi. Il potere della moda)

La scelta di un vestito, di un colore, di un abbinamento   racconta molto agli altri della nostra personalità, ma nella maggior parte dei casi scegliamo come vestirci in maniera istintiva e non consapevole. Per questo può accadere che quello che vorremmo trasmettere attraverso i nostri abiti a volte non corrisponde a quello che gli altri effettivamente leggono.

Ma allora come possiamo imparare ad utilizzare in maniera più consapevole il potere di abiti e accessori con tutta la forza del loro potenziale di strumento di comunicazione?  

“La moda non è un incrocio di tessuti, ma di significati.”

Roland Barthes

Cosa comunica il nostro modo di vestire?

L’abbigliamento è un’immagine di noi che inevitabilmente racconta all’esterno qualcosa di chi siamo, del nostro modo di essere e di manifestarci nel mondo.   

La scelta di cosa indossare quindi non è mai priva di significato; anche per chi ritiene che la moda è futile e tende a preferire   un abbigliamento poco appariscente, la scelta della sobrietà parla comunque del suo modo di essere e comunica il desiderio di apparire come una persona interessata a valori meno superficiali e più interiori.

In realtà l’abito fa il monaco molto più di quanto non siamo abituati a pensare…

 

Nel 1991 esce in Italia il libro “Dee dentro la donna” scritto da Jean Bolen.

L’autrice è una psichiatra, psicologa junghiana, oratrice e autrice di fama internazionale, nonché attivista importante per il movimento femminile internazionale. Ha scritto tredici libri, tradotti in oltre novanta edizioni straniere. Il suo nome compare in tre documentari acclamati dalla critica: nel documentario “Women – For America, For the World”, vincitore del premio oscar come miglior documentario cortometraggio nel 1987; e nei due film canadesi “Goddess Remebered” e “Femme: Women Healing the World”.

Tutti abbiamo un archetipo dominante, una sorta di forza originaria da cui veniamo attraversati e agiti, a volte in maniera più evidente, altre in modo più sfumato. I modelli archetipici delle antiche divinità mitologiche sono tuttora validi per aiutarci a comprendere noi stesse e a guidare il nostro comportamento.

Questo libro presenta per ogni donna la possibilità di   identificarsi con la dea o le dee che governano la sua personalità, a decidere quale dea coltivare e quale tenere a freno, e a sfruttare il potere di questi eterni archetipi per diventare la perfetta ‘eroina’ della propria storia personale.

Ogni singola dea e ogni singolo dio sono dentro di me.
Può esserci un dio dominante, tuttavia all’interno della Psiche
sono presenti tutti, e sono pellegrini che non hanno meta.”

Jean S. Bolen

Imparando a entrare in contatto con le energie psichiche che la influenzano dall’interno, la donna può esplorare vie alternative alla ricerca di un riscatto dalle consuete (e consunte) polarizzazioni maschile/femminile, madre/amante, donna di successo/casalinga, ecc., che da sempre ci tengono prigioniere.

Questi   modelli di femminilità si attivano in ogni aspetto della nostra vita, dal rapporto con gli uomini, al rapporto con le altre donne, la famiglia, il lavoro, la sessualità, gli svaghi, ecc.).

Siamo molto intrigate dall’idea di mettere insieme tutte queste informazioni per giocare insieme a vestire le Dee che abitano dentro di noi…

Seguiteci e ne vedrete delle belle!