MARCHÉ SAINT-PIERRE A spasso con Dia

MARCHÉ SAINT-PIERRE
il Tempio delle Stoffe a Parigi

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A Parigi nel 18e Arrondissement, proprio ai piedi della Scalinata di Montmartre, nel quartiere del Marchè Saint Pierre, si concentrano numerose botteghe di tessuti.

Da più di un Secolo fanno parte della vita del quartiere e ancora oggi sono meta preferita da stilisti, costumisti e appassionati, curiosi e turisti da ogni paese del mondo. Ci si arriva facilmente in metro scendendo alla Stazione Anvers oppure Pigalle. Anche senza disporre di una cartina del quartiere è facile trovare quello che si cerca, perché perfino i marciapiedi ospitano rotoli di stoffe di ogni tipo.

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I negozi portano insegne dai nomi evocativi: “Galerie des Tissus”, “Paris Tissus”, “Sacrés Tissus”, “Star Tissus”… Tre delle più rinomate ditte specializzate nella vendita di tessuti si trovano non lontano dalla chiesa del Sacré Coeur, sulla piazza Saint Pierre e non è certo facile scegliere da che parte cominciare l’avventura…

Tutto ha inizio verso la fine del 1800 quando due famiglie imparentate tra loro – i Dreyfus e i Moline – si stabilirono a Levallois-Perret, un comune situato nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine nella regione de l’ile-de-France, a nord-ovest di Parigi e che confina con il XVII arrondissement di Parigi.

Nel 1879 le due famiglie decisero di dedicarsi alla vendita di tessuti al dettaglio, avviando un banco al mercato di Saint Pierre nel quartiere di Montmartre, che raggiungevano ogni giorno con un carretto carico di merci. Nel 1920 decidono di installarsi stabilmente in questo quartiere popolare e in poco tempo il loro successo   attrae altri commercianti; negli anni delle Folies parigine, queste vie di Parigi diventano il centro della moda, in un’epoca in cui ogni famiglia dispone di una macchina da cucire e non intende rimanere fuori dal palcoscenico. 

 “Il più grande negozio di tessuti al mondo”

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Conosciuto in tutto il mondo, l’emporio “Dreyfus Déballage du Marché Saint-Pierre” rappresenta in genere la prima tappa del percorso di sarti e appassionati a caccia di occasioni e colpi di fortuna…

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Con uno spazio di vendita di 2.500 m2 ripartiti su 6 piani è una vera Mecca per gli appassionati del genere, dove è facile rimanere storditi dalla confusione.  Sete, lane, velluti, tulle, tessuti ricamati e fodere: tessuti ovunque e ovunque commessi muniti di forbici e metro, indaffarati a srotolare, misurare, tagliare, ripiegare con gesti pratici e precisi in una gioiosa confusione organizzata.

L’ambiente è cambiato molto poco in 80 anni, con un aspetto decisamente “demodé” fatto di pavimenti in parquet e banchi e casse in legno, illuminazione al neon; probabilmente uno degli ultimi ambienti autenticamente retrò della capitale. 

Il responsabile del negozio David Bord racconta in un’intervista: “Ci teniamo molto che i nostri clienti abbiano ancora l’impressione di trovarsi in un mercato.

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Alcune clienti venivano qui con le loro madri negli anni 1940’, in tempo di guerra: il nostro è un indirizzo conosciuto a tre generazioni.   Il nostro punto forte è l’assortimento: abbiamo tutto quello che serve per la gioia degli amanti delle stoffe; in negozio sono disponibili più di 50.000 articoli.  La nostra reputazione si è costruita sulla vendita di stock e fine collezione di tessuti prodotti da firme famose e proposti a prezzi super-scontati.”

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Tissus Reine SA
3-5 Pl. Saint-Pierre,
75018 Paris

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Situato sulla stessa piazza di “Dreyfus Déballage du Marché Saint-Pierre”, troviamo Tissus Reine, un altro nome storico che apre la sua prima bottega nel quartiere nel 1930, occupando i locali di un vecchio garage. L’impresa prende il suo nome da “Reine Bouchara”, la figlia del fondatore che si dedicherà in seguito all’apertura di altri punti vendita. 

Qui interni hanno un aspetto più moderno e la presentazione dei prodotti in vendita è meno caotica e più organizzata.

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Moline
1,3,5, 7 Rue Livingstone,
75018 Paris

La Ditta Moline è un’altra istituzione del quartiere: fondata nel 1879 da Daniel Moline che aveva un commercio all’ingrosso di tessuti a Lèvallois. Tre volte a settimana, insieme al figlio Armand, prendeva il suo carretto carico di stoffe e percorreva il tragitto tra Levallois-Perret e la scalinata di Montmartre.
Nel 1920 Armand, stanco di tutto quel viaggiare, acquista nel quartiere la casa di un custode e la utilizza come deposito per la sua merce.
Negli anni successivi vengono costruiti diversi palazzi e Moline ne acquista il piano terra che trasforma in negozio.
A distanza di quasi un secolo, stilisti, costumisti, sarti e decoratori di interni affollano i locali del negozio alla ricerca delle materie prime necessarie alle più diverse creazioni in tessuto.

Sul lato opposto di Rue Livingstone si trova il secondo negozio di Moline, specializzato in articoli di merceria e passamaneria ed è lì che Gloria comprò nastri e passamaneria con i quali ora ha realizzato il Modello n. 12.

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Nelle vicinanze dell’uscita della Stazione Anvers del Metro si trova Rue de Steinkerque, un’altra strada nota agli “aficionados” per le numerose boutiques di tessuti che ne occupano i due lati.

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AVRIL 2018 / HISTOIRE

LES 150 ANS DU MARCHÉ SAINT-PIERRE

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par Danielle Fournier

Avec ses rouleaux d’étoffe exposés en pleine rue, ce haut lieu du textile est né à ciel ouvert pour se ranger peu à peu dans les boutiques et grands magasins.

« L’un des plus grands magasins de tissus au monde où professionnels de la couture, stylistes et décorateurs de renommée internationale nous font confiance ». Ainsi se présente le magasin à l’enseigne bleue au pied du Sacré-Cœur. Mais comment se fait-il que les boutiques de tissus abondent dans ce périmètre depuis des décennies ?

La place Saint-Pierre servait autrefois de déblais pour les carrières de plâtre. C’est l’ancien maire de la commune libre de Montmartre, Monsieur Piemontési, qui fit niveler en 1853 ce terrain d’aspect chaotique. Voici donc la place créée, un peu en hauteur, sur les remblais des carrières. Nous n’avons qu’une vague idée de ce qu’était la place Saint-Pierre dans la dernière moitié du xixe siècle, puisqu’une grande partie de sa superficie sera amputée par la création du square en 1927, devant le Sacré-Cœur.

Francis Magnaud, un journaliste, écrivait déjà en 1867 : « On dit qu’on va percer de grandes rues à Montmartre, aplanir la moitié des buttes et, de ce qui restera, faire un square – ombrages réglementés, fleurs numérotées, gazons de parade, du bon air mis en caserne ». Des aménagements contestés, déjà à l’époque ! En réalité, ce square, avec la création des jardins du Sacré-Cœur, sera la dernière transformation de la Butte.

(Lire la suite dans le numéro d’avril 2018)