IL BAULE DI GLORIA

La storia del baule

Me lo ha regalato mia suocera, il baule, trent’anni fa e da venticinque anni lo riempio di stoffe che compro nei miei viaggi di lavoro o di piacere, con l’intenzione, un giorno, così mi dicevo, quando ho iniziato a riempirlo, di riconsiderare il suo contenuto, quando ne avessi avuto il tempo.

Il tempo l’ho avuto questo inverno, dopo aver scritto il mio romanzo.

Ma conoscendomi non ho voluto di proposito pensare al mio baule perché se inizio una cosa devo portarla a termine rapidamente e non avevo le forze fisiche e mentali per portare a compimento quell’impresa, dopo il ritmo che mi ero imposta per la scrittura del libro.

Le forze le ho trovate, invece, per provare a creare una collezione di moda estiva con pochi capi, così pensavo all’inizio, e sulla pagina FB di Gloria Bicci, ho scritto di come è iniziato quel progetto.

Le collezioni estive:
Lungo TiglioOrient Express.

I pochi capi di seta sono poi diventati non così pochi e a quelli si sono aggiunti dei capi in lino presentati insieme ad alcuni accessori.

Gloria Bicci - La storia del baule - collage 1

Collezione in seta con abito nero della Sartoria Senes come porte-bonheur

Gloria Bicci - La storia del baule - collage 2

Collezione in lino ed accessori

Sul sito, invece, di Gloria www.gloriabicci.it ho spiegato il mio rapporto con la moda, lanciando nel mio blog l’argomento Essere à la page.

Le collezioni sono piaciute tantissimo e questo successo mi ha dato la spinta per ripensare al mio baule ma ero ancora titubante, finché è apparsa lei, un pomeriggio mentre innaffiavo le piante in giardino.

Lei mi chiese di prestarle una pinza a pappagallo per chiudere un tubo dell’acqua che perdeva e da lì, una parola tira l’altra, ci siamo piaciute fino a pensare di aprire insieme quel famoso baule e di giocare un po’, così come si faceva da piccole con le bambole.

chiave-inglese

Rovistando tra le stoffe sono emerse tante idee e insieme abbiamo anche condiviso alcune riflessioni su come gli abiti servono per vestire il corpo, ma sanno anche parlare profondamente dell’Anima di chi li indossa. 

Da qui stiamo sviluppando alcuni progetti concepiti per le Donne con le Donne che cercheremo di mettere in pratica quanto prima.

Senza Dia, così si chiama la mia nuova amica nonché vicina di casa (ci possiamo vedere dalle finestre), devo essere sincera, non ce l’avrei fatta emotivamente, perché tirare fuori ogni pezza di stoffa è come far uscire, nuovamente dopo il romanzo, altre parti di me stessa, dal momento che ricordo perfettamente come e perché ogni singola stoffa si trova in quella cassa.

Nasce così la collezione invernale 2021/2022 de “Il baule di Gloria”:
7th Avenue, Carnaby Street,  Montmartre, Danubio Blu,  Puerta del Sol,  Barnaba Oriani

Per conoscere la storia delle famose case di tessuti – fin dai tempi in cui nascevano come botteghe o banchi di mercatini – dove alcune delle stoffe in questione sono state acquistate, vi invito a visitare, inoltre, la sezione dedicata a questi racconti denominata:

A spasso con Dia.

Anche senza la mia amica grafica Francesca Romana, non sarei potuta arrivare fino a qui. È lei che ha creduto in me donandomi ore preziose del suo tempo, affinché potessi presentare nel migliore dei modi i miei amati modelli.